Da “L’Eco di Bergamo”: Dalla Bassa in missione per suor Rosaria

Bariano

Quando l’Africa chiama loro si fanno trovare pronti . SonMissionario i volontari di Bariano, Morengo e Romano di Lombardia, pensionati tuttofare che rispondono sempre presente quando suor Rosaria Assandri, religiosa salesiana originaria di Isso con residenza a Mozzanica, una vita spesa in Africa, chiede il loro aiuto.

I Barianesi Antonio Belloni, Alessandra Bettani e Dora Nava, assieme a Giuseppe Roncalli e Daniele Carrara di Morengo, mercoledì scorso hanno preso un aereo all’aeroporto di Malpensa con destinazione Etiopia. Laggiù, alla periferia di Addis Abeba, nella missione gestita da cinque fra religiosi e religiose salesiani, hanno raggiunto Maria Marta, di Romano di Lombardia, partita per l’Africa a metà gennaio assieme ad Ornella Magni, di Liscate, e Rosi Viganò, di Castano Primo (Lecco), anche loro legate a suor Rosaria e alla sua onlus «Bankuore», fondata allo scopo di promuovere progetti a favore delle popolazioni degli stati più poveri del continente nero. Il gruppo di volontari della Bassa intende dedicare questo viaggio della durata di un mese alla memoria dell’amico Renzo Albricci di Verdellino, tragicamente scomparso alcuni anni fa unitamente al genero in un incidente a Valbondione e per tanto tempo loro compagno in terra di missione.

Per Antonio Belloni, classe 1936, sono oltre venti le volte in cui è stato al lavoro in una missione in Africa ma parecchie sono anche quelle di Roncalli, della Bettani e della Nava. Dopo tre anni nel Sud del Sudan i volontari della Bassa fanno ritorno quest’anno in Etiopia, dove erano stati per l’ultima volta all’inizio del 2011, nella missione di Zwai (a 400 chilometri da Addis Abeba).

«Nel Sud del Sudan c’è la guerra civile – ha raccontato Antonio Belloni poco prima della partenza – per cui agli stranieri è impossibile entrare nel Paese mentre tutti i religiosi non originari del posto sono stati spostati». Come suor Rosaria, per l’appunto, tornata in  Etiopia, stavolta in una missione alla periferia della capitale. «Lì – ha proseguito Belloni, elettricista come Giuseppe Roncalli – c’è da fare un impianto elettrico in una scuola e varie manutenzioni all’impiantistica già esistente. Carrara invece, esperto fabbro e saldatore, sarà impegnato in varie manutenzioni mentre le volontarie, fra le tante cose, si occuperanno anche della realizzazione di 120 divise per i bambini della scuola, coadiuvate da gente del luogo».

Luca Maestri

Da “L’Eco di Bergamo” – Domenica 9 Febbraio 2014