La Sacra Sindone
Nell’incisione che ricorda l’ostensione pubblica del 1° ottobre 1578, organizzata alla presenza di san Carlo e altri dieci vescovi, la Sindone è riconoscibilissima dalle sue bruciature e la doppia figura umana, alla quale si è aggiunta la corona di spine e, secondo l’usanza, un perizoma.
Durante la II guerra mondiale del secolo scorso
fu custodita nel Santuario di Montevergine.