Parrocchia SS. Gervasio e Protasio - BARIANO (BG)
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"Questo sito web è stato inaugurato nell'anno del Grande Giubileo - A.D. 2000"

Sito e logo ufficiale del Giubileo dell'anno 2000

Sito e logo ufficiale del Giubileo dell'anno 2000

Nel campo azzurro di forma circolare, che indica l'universo, si inscrive la croce che sostiene e regge l'umanità
raccolta nei cinque continenti, rappresentati da altrettante colombe.
La croce è disegnata con gli stessi colori delle colombe per indicare il mistero dell'incarnazione:
Cristo assume la stessa condizione umana "divenendo simile agli uomini".
Dio entra nella storia dell'umanità e la redime.
La luce che promana dal centro indica che Cristo è la luce che illumina il mondo:
"Egli è l'unico Salvatore, ieri, oggi e sempre".
La forma circolare con cui vengono rappresentate le colombe
sottolinea lo Spirito di solidarietà che anima il grande Giubileo dell'anno 2000.
La vivacità e l'armonia dei colori vogliono ricordare la gioia e la pace come momenti peculiari della celebrazione giubilare.

 

Sito e logo ufficiale del Giubileo dell'anno 2000


Anno di grazia e di misericordia, anno di riconciliazione e di pace. A partire dalla notte del prossimo Natale, fino alla Solennità dell'Epifania dell'Anno 2001 il Santo Padre Giovanni Paolo II ha indetto il Giubileo e ha chiesto ad ogni Chiesa Particolare di dare all'evento il risalto che merita, perché tutta la Comunione Cattolica, in ogni luogo della terra, ripeta l'invito alla conversione e annunzi la misericordia di Dio, rivolgendo lo sguardo a Cristo Salvatore.

(...)

Come noto, oltre che in Roma e in Terra Santa, secondo l'indicazione della Sede Apostolica, i fedeli potranno ricevere il dono dell'Indulgenza Giubilare anche nella propria Diocesi, se compiranno un sacro pellegrinaggio alla Chiesa Cattedrale, che è il segno dell'unità della Chiesa Particolare.
Gli altri luoghi del Giubileo nella nostra diocesi sono quelli di seguito elencati:


Chiese giubilari e penitenziali della Diocesi di Bergamo


Chiese giubilari


Cattedrale di S. Alessandro
Chiesa Parrocchiale di Clusone
Chiesa Parrocchiale di Zogno
Chiesa Parrocchiale di Sotto il Monte
Chiesa Parrocchiale di Trescore
Chiesa Parrocchiale di Verdello
Chiesa Parrocchiale di Martinengo
Santuario Madonna dei Campi

Chiese penitenziali


Cattedrale di S. Alessandro
Bergamo, P.za Duomo

Padri Cappuccini
Bergamo, Via Cappuccini, 8

Padri Monfortani
Bergamo, Via Legnano, 18

Padri Domenicani
Chiesa di S. Bartolomeo
Bergamo, L.go Belotti, 1

Padri Gesuiti
Chiesa di S. Giorgio
Bergamo, Via Quarenghi, 41

Preti S. Cuore
Bergamo, Via Garibaldi, 10

Cappella Vescovile di S. Marco
Bergamo, Via Zelasco, 1

Padri Cappuccini
Convento di S. Francesco
Albino, Via Cappuccini, 13

Santuario B. V. delle Grazie
Ardesio

Padri Passionisti
Santuario S. Maria degli Angeli
Urgnano, Basella

Frati Minori
Convento S. Maria Assunta in Baccanello
Calusco d'Adda, Baccanello

Santuario Madonna della Gamba
Albino, Desenzano

Padri Sacramentini
S. Eymard
Ponteranica, Via L. Longari, 7

Monastero Benedettino S. Giacomo
Pontida, Badia S. Giacomo

Santuario Madonna dei Campi
Stezzano, Via Santuario

Santuario S. Giovanni Battista
Sotto il Monte

Casa di riposo
Villa d'Almè, Via Mazzini, 12

Santuario S. Girolamo Emiliani
Somasca – Vercurago

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"GIUBILARE", da "Giubileo", vuol dire gioire per i giorni del perdono di Dio, del suo amore pieno di misericordia e di bontà che rinnova la vita. La parola deriva da yobel, corno di ariete particolarmente solenne che con il suo suono inaugura l'anno cinquantesimo o i giorni del perdono e del condono totale dei debiti.

In che consiste

L'indulgenza giubilare è il condono totale della pena temporale, cioè la purificazione da ogni conseguenza del peccato, anche perdonato, per il bene e i meriti infiniti della gloriosa passione del Signore Gesù Cristo e le opere dei santi che sono il "tesoro della Chiesa". Ad esso la Chiesa attinge per la misteriosa comunione che unisce i suoi figli vivi e defunti, perché il bene e la santità degli uni va a vantaggio degli altri, così come anche il peccato reca danno a tutti.

L'indulgenza giubilare è plenaria, cioè totale; pertanto una sola al giorno; è applicabile ai defunti come atto di grande carità e come aiuto perché giunga a compimento la loro purificazione.

I sacramenti della Penitenza e dell'Eucaristia

Il cammino giubilare, preparato dal pellegrinaggio, ha come punto di partenza e di arrivo la celebrazione dei sacramenti della penitenza e dell'eucaristia, incontro trasformante che è dono e indulgenza per sé e per gli altri.

La confessione sacramentale deve essere individuale e integra; compiendo le opere indicate il fedele può ricevere e applicare, durante un congruo periodo di tempo, il dono dell'indulgenza plenaria anche quotidianamente senza dover ripetere la confessione. La ripeterà con ragionevole frequenza per crescere nella conversione e purezza di cuore.

La partecipazione all'eucaristia è necessaria ed è opportuno che avvenga nello stesso giorno in cui si compiono le opere prescritte: preghiere, pellegrinaggio o altri segni di carità.

La comunione con la Chiesa

Ai sacramenti della penitenza e dell'eucaristia, momenti culminanti, deve accompagnarsi la comunione con la Chiesa, manifestata con la preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre.

La carità e la penitenza

L'esercizio di atti di carità e di pentimento intendono esprimere quella vera conversione del cuore alla quale conduce la comunione con Cristo nei sacramenti.

Per coloro che sono impediti

I confessori possono commutare per chi fosse legittimamente impedito sia l'opera prescritta sia le condizioni richieste per l'indulgenza. I religiosi e le religiose tenuti alla clausura e i malati potranno compiere una visita alla cappella della loro casa o unirsi spiritualmente a quanti compiono nel modo ordinario l'opera prescritta, offrendo a Dio le loro preghiere, le sofferenze e i disagi.

Dove si può ricevere l'indulgenza

Il dono dell'indulgenza giubilare si può ricevere a Roma, nelle quattro basiliche e nelle chiese indicate; in Terra Santa a Gerusalemme, Betlemme, Nazaret; nelle chiese cattedrali o concattedrali delle diocesi o nelle altre chiese stabilite; in ogni luogo quando si tratta di opere di carità.

L'indulgenza attraverso: la visita a una basilica o a una chiesa ...

Per l'indulgenza giubilare con la visita a una basilica o chiesa o altro luogo stabilito, si richiede:

- di celebrare il sacramento della penitenza anche nei giorni immediatamente precedenti la visita, come segno di sincera volontà di conversione, distacco dal peccato e volontà di vivere una vita nuova;

- di entrare per la porta santa o varcare la soglia pensando a Cristo, che è la porta che ci introduce nella comunione con il Padre e con i fratelli. E' bello l'uso di inginocchiarsi un momento sulla soglia e baciare lo stipite della porta;

- di partecipare alla S. Messa o ad altra celebrazione liturgica, come le Lodi o i Vespri, o a un esercizio di pietà (a esempio la Via Crucis, il rosario, la recita dell'inno Akatistos in onore della Madre di Dio), oppure di attendere per un certo periodo di tempo all'adorazione eucaristica o a pie meditazioni;

- di concludere con il Padre nostro, la professione di fede, un'invocazione a Maria e la preghiera secondo le intenzioni del Papa.

... la vista ai fratelli in necessità ...

Nell'anno santo, i fedeli potranno ottenere l'indulgenza giubilare anche se:

- si recheranno a rendere visita per un congruo tempo ai fratelli che si trovino in necessità o difficoltà (infermi, carcerati, anziani in solitudine, handicappati, etc.), quasi compiendo un pellegrinaggio verso Cristo presente in loro (cfr. Mt. 25, 34-36);

- celebreranno il sacramento della penitenza con sincera volontà di conversione;

- parteciperanno all'eucaristia;

- pregheranno recitando il Padre nostro, invocando Maria, dicendo il Credo e le preghiere secondo le intenzioni del Papa.

... le opere penitenziali

L'indulgenza plenaria giubilare consiste anche in iniziative che attuino in modo concreto e generoso lo spirito penitenziale che è come l'anima del Giubileo.

Così, astenersi almeno durante un giorno da consumi superflui (per esempio il fumo, le bevande alcoliche, digiunando o praticando l'astinenza secondo le norme generali della Chiesa e le specificazioni degli episcopati) e devolvendo una proporzionata somma in denaro ai poveri; sostenere con un significativo contributo opere di carattere religioso o sociale (specie a favore dell'infanzia abbandonata, della gioventù in difficoltà, degli anziani bisognosi, degli stranieri nei vari Paesi in cerca di migliori condizioni di vita); dedicare una parte del proprio tempo libero ad attività che rivestono interesse per la comunità, o altre simili forme di personale sacrificio.

Anche in questo caso, celebrando i sacramenti della penitenza e dell'eucaristia con la professione di fede, la preghiera del Padre nostro, l'invocazione a Maria e la preghiera per il Papa.

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*L'anno "yobel"

Ogni anno santo o giubileo ha sempre significato un momento importante per il popolo del Signore e il resto dell'umanità. Era così già nell'antico Israele.

L'anno del corno d'ariete (shenat yobel: Levitico 25, 8-17), proclamato ogni cinquant'anni, nel decimo giorno del settimo mese, mediante il suono di un corno d'ariete, significava una svolta fondamentale nei rapporti tra il Signore e il suo popolo e fra i membri del popolo stesso: "Santificherete il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione su tutto il paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo: ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia... Non farete semina né mietitura di ciò che i campi produrranno da sé né farete la vendemmia delle vigne non potate... in quest'anno del giubileo nessuno faccia torto al proprio fratello... nessuno danneggi il suo prossimo ma temerai il tuo Signore" (Levitico 25, 10-11.13-14.17).

La restituzione di terreni e di persone tenute schiave e il riposo della terra significano che tutto viene riconsegnato al Signore, unico e originario proprietario. Gli stessi israeliti sono sua proprietà, prediletti da lui e alimentati dalla sua divina provvidenza anche quando non seminano né raccolgono.

Infatti yobel esprime una breve professione di fede nel Signore (Yo) come unico padrone (bel): "Io sono il Signore vostro... perché la terra è mia, perché forestieri e inquilini siete voi presso di me" (Levitico 25, 17.23).

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